Cristo nella Gloria

Cristo nella Gloria
Quest' icona è  conosciuta come il “Salvatore fra le Potenze”, in riferimento alla presenza dei serafini, oppure “Cristo nella Gloria” ponendo l’accento sulla figura di Cristo seduto sul trono e circondato dalla triplice gloria.
 “…vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini… Proclamavano l’un l'altro: ‘Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti, tutta la terra è piena della sua gloria” (Is 6,1-3).
La figura maestosa del Cristo, seduto su un trono sorretto dai Cherubini e circondato dai Serafini, rappresenta la Sua Signoria sull'universo. Vestito di abiti color rosso-arancio(simbolo dell’amore divino) quasi completamente coperti da una fittissima rete di "assist" (tratteggi d'oro), come  in un manto di luce, il Cristo appare  Giudice dell'Ottavo Giorno, il Signore della Storia ,ma nonostante la sua imponente figura, i tratti del volto e degli occhi, rivolti al fedele che contempla l’icona, rivelano una connotazione misericordiosa e amorevole..
È rappresentato avvolto da una triplice Gloria: la prima, a forma di losanga, è color rosso fuoco; la seconda è ovale, di colore  verde-blu e contiene le figure alate di Cherubini e Serafini; la terza è un rettangolo rosso fuoco che nei quattro angoli racchiude i quattro esseri viventi della visione di Ezechiele, simbolo dei quattro  Evangelisti.   
Quest’ icona  occupa  nell'iconostasi  il posto centrale, nell'ordine della "Deesis": verso  Gesù Cristo convergono, in attitudine orante, tutte le altre figure in piedi e Lo supplicano (questo è, infatti, il senso del termine greco "deesis") di avere misericordia dell'umanità peccatrice. 
Alla destra di Cristo l’Arcangelo Michele e alla sinistra, Gabriele.

“Gloria a te che sei salito al cielo!
Gloria a te che siedi alla destra del Padre,
e con lui, in maestà tra gli angeli,
ritornerai a giudicare chi ha negletto la tua passione!
Le potenze del cielo saranno scosse;
tutti gli angeli, gli arcangeli, i cherubini e i serafini
appariranno con timore e tremore davanti alla tua gloria;
le fondamenta della terra vacilleranno
e tutto ciò che ha un’anima fremerà davanti alla tua maestà…
Che io possa glorificarti cantando:
Gloria a colui che con la sua misericordiosa bontà
si è degnato di redimere il peccatore.” (S.Efrem il Siro)

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